Mi sto lavando i denti su un treno in corsa diretto a Varanasi e mi sporgo dalla porta del vagone, senza parapetto e completamente spalancata.
E’ l’alba, l’ora più serena in India, quando tutto ti dà la sensazione di poter cominciare. Mi tengo stretta alla maniglia del treno e mi godo l’aria in piena faccia come tantissimi altri ragazzi indiani nei vagoni vicini.
Penso che questa libertà l’ho provata altre volte, ma mai in maniera così totalizzante.
L’India vive di questa ebrezza. Ti mischi al resto sentendoti parte di esso.
Perché ciò che più importa è ciò che senti e che credi.
Poi viene la verità.
(Maggio 2018, sul treno che ci porta a Varanasi)
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