Credo che si cerchi tanto l’Africa, perché è come se fosse un richiamo alle nostre origini, un impulso istintivo verso ciò che non abbiamo più. Un ritorno all’essenziale.
In Africa non c’è moneta che paghi più della pazienza, dell’attesa della scoperta. Mi sono interrogata più volte di cosa qui significhi speranza ad esempio. È un concetto che non ha tempo.
La gente qui spera, perché non ha altro oro tra le mani. E spera senza limiti. Non c’è orologio, non c’è scadenza al tuo desiderio. Il tempo non è un nemico come nel nostro mondo, ma il tuo miglior compagno.
Ci sarà sempre un luogo in cui qualcosa avrà il permesso di succedere.
(Isola di Matemo, Mozambico)
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